L’isola Magica
Il turista vi arriva in estate, quando è il periodo di riposarsi e di godersi una vacanza in totale e pieno relax. La trasparenza del suo mare e dei suoi fondali, le tinte dei suoi tramonti, le poche spiagge a sassolini la rendono selvaggiamente intrigante. Da sempre e’ infatti meta degli amanti della pesca subacquea e/o d’altura anche per la cospicua presenza delle secche di polipi e cernie.
Ma Filicudi non è solo tintarelle, passeggiate sui lungomari e pescate di totani sotto un cielo vanitoso che mette in mostra le sue stelle. Nei restanti mesi che non siano estivi, si cambia d’abito: rinnova i suoi colori, i suoi profumi, e nonostante il mare e i suoi effetti non suscitino lo stesso interesse della calda stagione, non perde il fascino di isola magica.
Le presenze dei villeggianti sono sporadiche, ma per il curioso turista che vi sbarca in un periodo insolito come quello autunnale o primaverile è un’ occasione imperdibile per conoscere e vivere l’ isola in un rapporto a tu per tu. Già da Ottobre chiunque sposta l’attenzione dal livello del mare a quello dell’aperta campagna per ammirarne dall’alto il territorio e per esplorare altre sfaccettature dell’isola delle Felci.
Passeggiare a Filicudi.
Il visitatore occasionale, per questo motivo, passeggia per le mulattiere saracene o percorre i sentieri, certo quelli meno impervi, che conducono a Zucco Grande, Fontanella, Ficarrisi, Seccagni e Fossa Felci. Solo in tal modo può ammirare e compiacersi delle meraviglie isolane. Raggiungere a piedi questi siti, anche dietro l’isola, significa molto, per il semplice turista che ricerca una sorta di dialogo con essa o indaga per uno scambio ancora più intimo con la natura tutta. La terra vulcanica già dalle prime piogge si prepara a supplire, se non ad eccellere, sul mare e sui suoi frutti: come una sfida senza vincitori né vinti, si alternano, mare e terra, a porgere generosamente i loro prodotti naturali. Non a caso in inverno, il mare e i suoi scogli, brulicanti di pesci, polipi e patelle, fanno spazio all’ energica campagna che si lascia apprezzare a tavola per le verdure spontanee, i funghi, gli asparagi e i porri. Le proprietà biologiche e conosciute di questi ortaggi , sono molto gradite e per mesi alimentano anche le pietanze delle poche anime che vivono tutto l’anno sul posto.
Il calore e la semplicità degli abitanti si respira ogni giorno e fa sentire il villeggiante come un appartenente alla piccola comunità.
La facilità poi, con cui si socializza, spalleggia il sentirsi relegati e fuori dal mondo durante le lunghe permanenze sull’isola forzate dal cattivo tempo.
La magia della sera a Filicudi.
Le sere infatti, sono sempre più lunghe fino a quando la primavera non picchia alle porte per richiamare l’attenzione ai momenti all’ aperto, ma non per questo le ore serali si rivelano noiose e insensate. Dopo il crepuscolo la quiete domina e rilassa anche gli spiriti più temerari e il silenzio intorno si fa padrone e spavaldo su tutto. Si rende magico, intimo, si fa complice per ritrovare se stessi. Suscita emozioni, esterna curiosità, ambizioni e bisogni, che spesso altrove non ricevono espressione. Non sono pochi infatti, coloro che si lasciano conquistare dagli effetti collaterali di un innocente giro turistico su di un’ isola delle Eolie come Filicudi e che decidono di trascorrerci un intero anno e/o persino un’ intera esistenza rinunciando alla vita più frenetica, ma agiata della città. (G.F. riproduzione riservata).
Filicudi Isola Magica.